SAN PAOLO – LATTE DOLCE 1 – 2

[Mr.V!çtor]

Penultima di campionato, sconfitta interna per la San Paolo giovanissimi. Purtroppo non siamo riusciti nell’impresa di mantenere l’imbattibilità interna. Troppi fattori hanno influito sul risultato odierno, uno su tutti l’avversario. A mio parere i giovanissimi del Latte Dolce sono la squadra che ha giocato il più bel calcio in questo campionato. Oggi nel vederli giocare ti rendevi conto della bravura di questi ragazzi e del loro allenatore, che personalmente conosco, Mr. Francesco Porcu, che mi diceva che prima di ottenere certi risultati, ha dovuto lavorare duro per diversi mesi. Aggiungo comunque che i ragazzi a disposizione di Mr. Francesco sono di ottima caratura, a memoria non ricordo nessuno di quest’ultimi che non sapesse usare i piedi. Ma quello che mi è più piaciuto di questi ragazzi e che hanno dimostrato quello che sostengo da sempre, impegnarsi sempre, non mollare mai, vincere o perdere non fa differenza, la differenza la fa l’essere sempre corretti nei confronti dell’avversario e dell’arbitro. Vi dico questo per quello che ho visto e per ciò che mi è stato riferito. I giovanissimi del Latte Dolce a fine partita sono stati autori di un bellissimo gesto, hanno cercato di rincuorare i ns. ragazzi, erano quasi dispiaciuti di avere vinto, quasi condannandoci al secondo posto. Bravi davvero.
Oltre al fattore Latte Dolce, purtroppo di questo periodo gira tutto storto. In questo incontro decisivo siamo arrivati con troppi ragazzi infortunati, mancavano il portiere Francesco Diana e il centrocampista Omar Vettori, durante il riscaldamento ha dovuto rinunciare l’altro portiere Matteo Sanna, ed al suo posto ha giocato la punta Giorgio Chessa, Emanuele Addis con problemi ad una gamba e Vander Nieddu anche lui grazie al trattamento subito a Valledoria in campo a mezzo servizio.
Altro fattore negativo, mi sembra quello dell’appagamento almeno in molti elementi di questa squadra. Gli errori della scorsa settimana credevo fossero dovuti ad una cattiva gestione della tensione, ma quelli di oggi non saprei come giustificarli. Troppi sbagli, allontanavamo la palla non appena la avevamo fra i piedi, e poi è un ritornello ma lo devo ripetere, troppo molli ragazzi. La realtà dei fatti e che abbiamo troppi limiti, e adesso a causa anche della stanchezza di fine campionato e anche dei continui infortuni, stanno venendo tutti a galla. Sappiamo benissimo che i ns. ragazzi hanno seguito un percorso di crescita calcistica all’interno del gruppo sportivo, senza nessun tipo di selezione, perciò abbiamo una squadra composta da bravi ragazzi ma non certo dei fenomeni. Qualcuno aveva forse considerato d’aver già vinto il campionato e ha tirato i remi in barca prima del previsto, altri invece al momento del dunque sono completamente mancati.
Il primo tempo della partita è stato un’autentica lezione di gioco, faceva impressione il modo di giocare di questi ragazzini, che non dimentichiamoci sono quasi tutti del ’96, ma era ancora più disarmante vedere i ns. ragazzi subire senza opporre nessuna reazione. Abbiamo preso due goal su calcio d’angolo, che non volevano visti (scusate il gioco di parole).
Il secondo tempo abbiamo almeno cercato di opporre resistenza all’avversario, e a dire il vero si è visto anche qualcosa di buono, paradossalmente mi sono piaciuti Marco Puggioni e Antonio Marcello Camboni, il primo per la grinta che ha messo in campo e il secondo perché si è dato un gran daffare sul fronte offensivo, due ragazzi che quest’anno sono partiti molto spesso dalla panchina, ma che oggi comunque avevano le giuste motivazioni. Il resto della squadra (a parte qualche elemento) molto al di sotto delle loro possibilità. Il goal del definitivo 2 a 1 è stato realizzato da Alessio Poddighe, un bel tiro da fuori area.
Ai ragazzi chiedo un ultimo sforzo, onorare questo campionato sabato prossimo contro il Seunis, perché ripetere le ultime prestazioni è una cosa troppo facile, vi invito a una prestazione d’orgoglio, e se volete sapere cos’è non dovete andare molto lontano, chi oggi a veduto il proprio compagno di squadra Matteo Cherchi uscire dal campo con le lacrime agli occhi, come l’ho visto io, lui che niente ha da rimproverarsi, deve sapere che piangeva perché sentiva che con queste due ultime deludenti prestazioni si dava l’addio al campionato. Matteo le tue lacrime mi hanno colpito perché erano vere, come te d’altronde, hai onorato il tuo campionato, che per me è stato semplicemente strepitoso, hai unito alla quantità la qualità e la testardaggine, che non guasta, il tuo è stato lo sfogo di chi ci tiene sempre a fare bella figura e che cerca sempre di dare il massimo, dai Matteo su con la vita in fondo il calcio è solo un bel gioco e anche le sconfitte servono a qualcosa, a farti crescere e diventare sicuramente una brava persona.
FORZA SAN PAOLO