C H E B R U T T A P A R T I T A.
Apro il mio commento scrivendo proprio quello che penso, avevo auspicato dopo la partita giocata in trasferta contro l’Ardara di poter assistere a delle prossime prestazioni vincenti e convincenti, ed invece mi trovo a commentare sempre prestazioni poco piacevoli. Nell’odierna partita casalinga a Carbonazzi, orario d’inizio ora 11,00, fra San Paolo e Malaspina, la squadra che ha meritato gli applausi al termine dell’incontro è stata senz’altro la squadra ospite, a fronte di un match giocato a viso aperto e senza nessun tipo di timore contro i primi in classifica. Oddio alla fine ha vinto la San Paolo, però dal mio punto di vista è una vittoria che lascia il gusto d’amaro in bocca. In questa partita vista la differenza anagrafica e fisica fra i ns. e gli Osilesi si sarebbe dovuto assistere ad una goleada, invece alla fine per poco, dopo che si vinceva 3 a 0, gli avversari sono stati autori di una rimonta strepitosa, sfiorando il pareggio. I meriti non sono tutti degli ospiti, che comunque come gioco sono stati superiori ai ns. ragazzi, ma grossi sono i demeriti della San Paolo (non riuscivamo a fare 3 passaggi che 3 passaggi), che riesce sempre a complicarsi la vita. I°) quando Alessio Poddighe si intestardisce con le azioni personali e non dando la palla al compagno meglio posizionato per battere il portiere ed anzi perde l’occasione all’ultimo contrasto, cosa che a fatto infuriare il Mr. fino a sostituirlo, II°) quando Matteo Cherchi si mette a discutere con l’arbitro (per delle entrate decise da parte degli avversari) segue in panca il suo compagno, e con il resto delle sostituzioni effettuate dal Mr., stavamo buttando al vento la partita. L’ultimo quarto d’ora del secondo tempo buio totale, è stato un autentico calvario, siamo stati presi d’assalto dall’avversario, che prima ha accorciato il risultato sul 3 a 1 (dopo una serie numerosa di tentativi) ed a 3 minuti dalla fine su azione di calcio d’angolo è arrivato il 3 a 2. A quel punto la paura è subentrata nei ns. ragazzi, che sbagliavano perfino i rilanci più semplici, mentre i ragazzi del Malaspina incoraggiati dai loro sostenitori attaccavano a testa bassa e su un’azione fotocopia al secondo goal sfioravano il pareggio. Il fischio finale dell’arbitro è stato accolto da noi sostenitori della San Paolo come una liberazione, e da una apparente delusione dei sostenitori del Malaspina.
Come al solito ci sono state occasioni, però nessuna rete è arrivata da vera manovra, il primo goal del tutto casuale grazie ad un tocco di Vander Nieddu verso Giorgio Chessa che riusciva finalmente ad insaccare il pallone dentro la porta avversaria, il secondo goal su una punizione che l’arbitro poteva benissimo non dare, trasformata da Vander Nieddu (goal bellissimo) e terzo goal su calcio d’angolo (anche questo molto dubbio), pallone battuto da Omar Vettori verso il centro dell’area, Giorgio Chessa colpisce al volo e il pallone va in fondo alla rete alle spalle della bravissima portiere del Malaspina.
Una riflessione mi giunge spontanea, generalmente fra chi occupa i primi posti in classifica e chi gli ultimi esiste una differenza a favore dei primi citati, oggi in campo la differenza sembrava fosse tutta a favore del Malaspina. Dal mio punto di vista, queste prestazioni poco piacevoli, stanno nel fatto che questi ragazzi si sono troppo gasati e non riescono a ritornare con i piedi per terra. Di queste esibizioni stiamo diventando maestri, e mentre tutti quelli che ci affrontano lo fanno col coltello fra i denti (metaforicamente parlando), noi campioni del mondo siamo superiori a tutto, oggi fossi stato al posto dei ns. ragazzi, uscendo dal campo avrei provato vergogna, perché non si possono fare queste figure con dei ragazzini che pagano almeno 1 o 2 anni di differenza, ragazzini che hanno creduto sino alla fine nel pareggio.
Benedetti ragazzi, qualche volta sono rimasto a vedere gli allenamenti che vi propone Mr. Marco, voi in partita fatte esattamente il contrario del lavoro settimanale che il Mr. Vi propone, gli attaccanti non vanno mai incontro alla palla, anzi sembra che l’aspettino sempre sui piedi, e quando invece capita di vedere qualcosa di decente, significa che finalmente si sono scambiati la palla, queste note dolenti le troviamo in tutti i settori del campo, non solo in attacco, e quando i centrocampisti non fanno filtro facciamo figure barbine come oggi, e prendiamo dei goal facilmente evitabili. Per dire la verità, oggi non mi sono piaciute nemmeno le cosi dette seconde linee (è anche vero che entrare a freddo non è facile), qualcosa in più potevano fare. In generale a questo gruppo di ragazzi manca la grinta, siamo alti, grossi, veloci, ma……. Bamboccioni, solo alcuni elementi si battono sino alla fine mettendoci dentro tutto, mentre a molti altri tutto va bene. A questo punto del campionato, se si vuole ambire alle prime piazze, bisogna dare un segnale di maturità, bisogna impegnarsi durante gli allenamenti, e durante gli incontri di campionato bisognerà sputare sangue (in senso metaforico), per raggiungere questo prestigioso traguardo. Se però non si crede a questo obiettivo, nessuna lamentela nei confronti dell’arbitro, dell’avversario, del compagno e nei confronti del Mr., qualsiasi risultato va bene, abbassando la cresta e sapendo di essere nessuno.
Il mio ultimo pensiero va a Simone Fancellu, che oggi a causa di un malore, non ha potuto partecipare alla partita, fortunatamente gli accertamenti al Pronto soccorso hanno rivelato che il ns. giocatore aveva solo un’influenza in corso, ora un po’ do riposo ci restituirà Simone più grintoso che mai, Auguri.
FORZA SAN PAOLO