Le partite di calcio somigliano molto alle ciambelle, a volte escono col buco, altre no, pero in campo i ns. giovanissimi non si sono accontentati delle ciambelle, ma hanno fatto frittelle tutta la partita, a cospetto di una formazione il Monserrato, messa in campo in maniera perfetta, dal loro allenatore. Alle ore 11,00 si è giocata la partita dei giovanissimi contro il Monserrato, dal mio personalissimo punto di vista, non inferiore per spettacolarità (pessima) a quella giocata con il Canopoleno. E’ vero che quando ci si fa la bocca buona, il primo risultato così così tardi a mandarlo giù, però stiamo parlando del gioco ormai da diverso tempo latente. In questa occasione non voglio assolutamente parlare di azioni da goal bellissime ad opera dei ns. ragazzi (ce ne sono state diverse) o di goal sbagliati a porta vuota o di traverse prese a portiere battuto (due), anche perche occasioni, anche se in maniera minore le hanno avute anche gli avversari. Questa è la terza partita consecutiva che i ragazzi non mi incantano, giocando non riescono a fare tre passaggi consecutivi, e si affidano sempre e solo al lancio lungo vso le punte, tanto prima o poi qualcosa di buono verrà fuori. Però oggi così non è stato, quando non girano nemmeno le magiche punte, diventiamo una squadra normale, anzi lasciatemelo passare di “brocchi”, e per fortuna che dietro il reparto difensivo, nonostante tutto ha retto, se no oggi parleremo della prima sconfitta casalinga dei “CAMPIONI DEL MONDO” ad opera dei giovanissimi classe 1996 del Monserrato. Ecco aldilà del classico calo di forma (che in molti elementi) è evidentissimo, credo che in questa squadra qualcuno ritorni al più presto con i piedi per terra, perché è evidente che da quando questi ragazzi hanno arpionato la prima posizione in classifica, i risultati successivi raggiunti (positivi), lo sono stati con prestazioni altalenanti e non del tutto esaltanti (vedi Canopoleno). Allora, allora penso che la medicina migliore sia quella di non pensare più alla classifica, ne tanto meno a conversare su “Facebook” con i vari componenti degli altri “Team”, con “siamo i più forti”, “siamo i campioni”, “vi stracciamo”, ma rimboccarsi le maniche e ripartire da dove si era rimasti. Oggi non mi è piaciuto l’atteggiamento (troppo sufficiente) in campo di quasi tutti i giocatori cosiddetti “titolari”, in campo si corre, si sbuffa, si attacca e si difende insieme tutta la partita. In campo si entra determinati, non molli e lasciando subito l’iniziativa all’altra squadra, che comunque ha dimostrato che sapeva giocare, iniziando l’azione offensiva dalla difesa, grazie anche alla mancanza di pressing da parte dei ns. giocatori dell’attacco e del centrocampo. Per fare il pressing. o quantomeno contrastare qualche volta l’avversario, bisogna anche essere in buona condizione fisica, quando non lo si è o si ha qualche acciacco fisico, bisogna avere il coraggio di affrontare l’argomento col Mister, e magari prendere in considerazione il caso di non giocare e dare la possibilità a qualche compagno che comunque si impegna con costanza negli allenamenti, ma gioca poco. Questo perché si tende alla fine a giocare con un uomo in meno, e poi perché comunque non entrano tutti i ragazzi presenti al campo. A prescindere da questa mia analisi, sono convinto, che rigiocando questa partita senza grilli per la testa, uniti e umili la vinceremo sempre. Ecco UMILTA’ è la parola giusta, ho la sensazione che senza quella andremo sempre incontro a prestazioni poco piacevoli come quella odierna. So che quello che scrivo non fa piacere ai ragazzi, ne tanto meno a qualche genitore, però è la realtà dei fatti. Quando ho dovuto lodare questo gruppo (che considero il migliore di sempre), l’ho sempre fatto e con grande piacere. In fondo quando scrivo i commenti delle partite, lo faccio per loro, perché me lo chiedono e so che l’aspettano con trepidazione, perché a loro piace e perché sono tutti nessuno escluso dei bravi ragazzi. Scrivendo queste ultime righe, di colpo mi è ritornato il buonumore, anche io avevo dimenticato una cosa, importantissima, e che la cosa che conta di più dei punti in classifica è l’educazione, il rispetto reciproco, per se stessi e per gli altri, che questi ragazzi hanno da vendere. Allora chiudo dicendo che il ns. obiettivo era vincere il campionato dell’educazione, dei buoni comportamenti e della lealtà vso il prossimo e devo dire che in questa classifica siamo in buonissima posizione. Per l’altra classifica dico che il campionato non è finito ed una battuta d’arresto ci può stare, e che dalla prossima partita abbiamo l’obbligo morale (genitori e ragazzi) di non mollare mai (i Misters lo meritano).
FORZA SAN PAOLO