da bomba giudiziaria » 02/02/2009, 19:43
Caro Luigi,
evidentemente invano, ho sperato fino all'ultimo di essere riuscito a fare comprendere ai ragazzi (e prima ancora ai genitori) quale fosse la particolarità e la specificità della nostra società, ciò che fa del nostro Gruppo una situazione unica: alludo alla assoluta indifferenza verso il risultato agonistico-sportivo della singola squadra e del singolo giocatore e al contemporaneo privilegio a ogni livello e sopra ogni cosa del divertimento, sia nel gruppo che del singolo, dell'amicizia, dello stare insieme, del tentare l'impresa contando solo sul sacrificio di tutti i componenti della squadra sapendo che non abbiamo campioni, della solidarietà tra amici e dell'affidamento leale che ogni componente del gruppo può fare a occhi chiusi su ciascun altro componente del gruppo.
Quando vi abbiamo parlato negli spogliatoi dopo i fatti di Laerru, il Presidente è stato bravissimo a evidenziare che c'è una grande differenza tra una scuola calcio (nella quale tutto è finalizzato al risultato calcistico, alla crescita atletica del giocatore e a una sua possibile collocazione come giocatore professionista, con tutto lo stress che da ciò può derivare ai ragazzi) e UN GRUPPO DI AMICI CHE GIOCA A PALLONE come noi siamo, un gruppo che cerca di giocare a pallone sempre meglio, allenandosi e divertendosi, tenendo presente che non esiste l'equazione “divertimento uguale vincere le partite”, ma che il divertimento sta proprio nel trovarsi tra amici e nell’essere amici.
Ora, caro Luigi, se questo è lo spirito che deve esserci tra noi della San Paolo, capisci benissimo che giocare sempre, giocare poco, giocare di più o di meno, PROPRIO NON CONTA UN BEL NIENTE NIENTE, non qualifica affatto una persona: chi gioca di più non è affatto più “togo” di chi gioca di meno !!!
Chiedo scusa a Francesco Porcu per quello che dirò, ma, per fare un esempio chiarissimo, Francesco è alla san paolo da 12 anni e molto raramente ha fatto il titolare; però, se chiedi nello spogliatoio, tutti, tutti ma proprio tutti, ti diranno che Francesco non si tocca, è una bandiera, un pilastro della San Paolo, tutti lo considerano amico e simpaticissimo!
Del resto -diciamo anche questo- devi pensare che l'anno scorso quando eri titolare (ma, poi, eri sicuro di essere titolare, perchè hanno giocato sempre tutti !), qualcuno, evidentemente, non giocava, non era convocato ecc ecc ... E allora? è forse stato un dramma? No, certamente no.
Quindi, caro Luigi, non confondere l'apprezzamento dei compagni per il numero dei minuti che giochi nelle partite ufficiali; non fare questo errore madornale perchè così facendo ti stressi e basta e ti viene lo sconforto! ritorna a giocare, ad allenarti, a migliorarti negli allenamenti che riesci a fare e a dare tutto nelle partite: stringi i denti, vedrai che diventerai più bravo di tanti altri anche a giocare a pallone.
Dunque, Luigi, siccome sei un ragazzo maturo e intelligente, stimato da tutti (oltre che umbe’ forte giocando a pallone), e siccome la San Paolo ha bisogno di te come di te hanno bisogno i tuoi compagni di squadra e gli allenatori, ti prego di superare questo momento di sconforto e di ritornare a vestire la gloriosa maglia ... dell'ape maia. Tra l'altro, quando non sei convocato, vieni da noi in tribuna (non è affatto un disonore), vedrai che ti divertirai un mondo ! (domenica a Nulvi c'era Michele con noi in tribuna e ha detto che la partita da li si vede in una prospettiva tutta diversa e ha riso a tutti i commenti di genitori ... sicuramente più disperati di te per le condizioni pietose dei propri figli).
PS: ovviamente il passaggio in macchina per le partite da casa al campo e ritorno (anche per venire in tribuna dai genitori) è assicurato anche dal sottoscritto!