da bomba giudiziaria » 11/10/2009, 19:13
Ecco che ci siamo. Dopo essere venuta alla luce con il primo raduno e il primo allenamento del 31.8.2009, oggi, in quel di Pattada, la terza categoria targata San Paolo ha mosso i suoi primi passi, in una giornata che proprio perché ha segnato l'esordio assoluto della San Paolo nella terza categoria è stata storica, da menzionare sicuramente negli annali della sua vita. Finalmente, dopo 23 anni dalla sua origine, anche la San Paolo partecipa a un campionato ufficiale della FIGC, inserita a pieno titolo in quel mastodontico movimento calcistico nazionale che al suo vertice ha le squadre di serie A come Inter, Juve, Milan o altre ancora. Certo, noi non saremo la Juventus, però in quel sistema che tanto ci sembrava irraggiungibile, ora ci siamo anche noi e, da oggi, sapremo dire la nostra e farci rispettare, col nostro stile, con la nostra serenità e con la nostra umiltà, ma anche con la nostra determinazione e la nostra dignità.
Vi assicuro che vedere i ragazzi (alcuni sono dei veri e propri Corazzieri) scendere in campo tra l’altro con il nuovo completo giallo con banda blu orizzontale sul petto e pantaloncini blu (a proposito, complimenti ad Aldo per l'acquisto veramente azzeccato), è stata davvero un'emozione forte. Se poi pensate che c'era un pubblico di circa duecento persone, ognuna delle quali ha pagato cinque euro per vedere i nostri ragazzi (a proposito, è la prima volta che delle persone pagano per vedere una squadra San Paolo), beh!, è evidente che la commozione l'ha fatta da padrona e confesso che mi ha piacevolmente travolto.
Poteva bastare così, potevo ritenermi già soddisfatto dell'evento e invece, le sorprese positive non erano affatto finite. Infatti, mi ero già predisposto a vedere una partita tutta in salita per noi con un risultato passivo molto pesante: del resto noi siamo una matricola e loro sono retrocessi dalla seconda categoria; invece, trascorsi due minuti due di ambientamento i nostri Corazzieri Sabiniani hanno incominciato a macinare gioco con fluidità e determinazione, offrendo uno spettacolo molto gradevole che ha lasciato di stucco tutti i presenti che non si aspettavano una squadra così ben organizzata e dal gioco così bello. E’ vero che, alla fine, abbiamo perso due a uno grazie alle decine (decine è letterale) di azioni gol gettate clamorosamente alle ortiche, ma è anche vero che tutti hanno riconosciuto che la partita l'avevamo noi. Prima dal pubblico e poi dai dirigenti del Pattada era un continuo complimentarsi per la bella squadra che è stata allestita dalla San Paolo. A me come dirigente presente a Pattada i complimenti hanno fatto molto piacere, però devo dire che mi hanno fatto più piacere in primo luogo per i ragazzi che, nonostante la sconfitta, erano sereni e contenti come piace a noi, ma soprattutto per il mister Sabino e il preparatore Paolo che, aldilà del risultato, hanno raccolto il giusto tributo di stima per il lavoro davvero eccellente da loro fatto.
Infine, lo spirito San Paolo. C'era il rischio che i ragazzotti della Ammiraglia potessero alterare un equilibrio presente nel Gruppo Sportivo e non integrarsi in una filosofia che da sempre contraddistingue i sampaolini: giocare …solo per gioco. Niente di tutto ciò. Nonostante la sconfitta il dopopartita è stato gradevolissimo: tutti insieme nella sede del Pattada a brindare con le tre bottiglie Ferrari che avevo portato io per battezzare la prima uscita della San Paolo e a fare merenda con le lecornie preparate per noi dai pattadesi; il momento più bello è stato quando dopo avere fatto un piccolo discorso per spiegare a che cosa era dovuto il brindisi (l’ho fatto io perché il presidente era fuori Sassari per lavoro ma è sempre rimasto in contatto telefonico) i ragazzi del Pattada ci hanno accolto con il grido “… E per la San Paolo Hip Hip Hurrà!!!!” che ci ha davvero fatto venire i bruvidi. Ovviamente i nostri ragazzi non sono stati da meno e anche loro hanno restituito l’augurio con un altro Hurrà per il Pattada. Che cosa si vuole di più? Dopo una sconfitta forse immeritata vedere i ragazzi che bevevano e mangiavano con i loro coetanei di Pattada in quel clima di festa davvero non posso chiedere di più come dirigente della San Paolo.
Infine voglio ringraziare i dirigenti, gli allenatori e i giocatori del Pattada per l’accoglienza riservataci. Festeggeremo anche a Sassari, ma, ovviamente, proveremo a vincere…
Auguri San Paolo e che nessun traguardo ti sia precluso.