Recentemente la San Paolo ha presentato un ricorso alla FIGC sezione di Sassari per richiedere la ripetizione di una partita che si era conclusa alla fine del primo tempo per alcune prese di posizione che l'arbitro e l'osservatore avevano assunto e che avrebbero potuto mettere a repentaglio la sicurezza dei nostri atleti. Il reclamo è stato rigettato dal “giudice sportivo” con motivazioni, a parer mio, vergognose e prive di ogni minimo buon senso.

Il mio primo obbligo è quello di tutelare l'immagine della società che è stata oltremodo punita per dei fatti inesistenti e a detta dei dirigenti e allenatori presenti, carichi di argomentazioni gravi e ancor più false.

In questo momento, potrebbe non essere sufficiente, vorrei che tutti i componenti della squadra sappiano che hanno la massima e incondizionata fiducia da parte della società, che non crede nemmeno ad una virgola a tutte le fesserie dichiarate nel referto del "giudice sportivo" scritto, peraltro, in un italiano vergognoso. Mi sono già consultato con Ivo Temussi e a breve convocherò un Direttivo per decidere il da farsi. Una cosa è sicura, la nostra verità la faremo conoscere a tutti pubblicamente, non è possibile che prendano in considerazione solamente un decimo del nostro ricorso. Nel referto si dice che gli appartenenti alla nostra società avrebbero insultato l'arbitro e nello stesso tempo gli stessi dirigenti, così come specificato nel referto, erano in viaggio per Sassari per prendere una tessera impersonale che nessun arbitro, per giunta, richiede prima delle partite, non si chiarisce la posizione della persona che ha insultato i nostri dirigenti (sembrerebbe sia il genitore dell'arbitro, alla faccia della trasparenza ed in pieno conflitto di interessi con il direttore di gara), sbattendogli la porta in faccia e che si è qualificata come osservatore, non si è chiarito se i ragazzi minorenni possono giocare in una partita senza nessuna persona in panchina adulta che li tuteli, non si parla del fatto che il regolamento prevede che la partita si sospende dopo che una squadra manifesta la volontà per iscritto di non continuare.

Ma quello che non mi va proprio giù è che i nostri tecnici e i ragazzi siano stati descritti come dei personaggi che insultano e minacciano l'arbitro, questo non lo posso accettare perchè, conoscendo molto bene tutte le persone in causa, ho la certezza che se hanno fatto osservazioni, queste sono state formulate con la dovuta educazione senza mai trascendere in offese all'arbitro o all'osservatore.

Purtroppo sapevo che il ricorso avrebbe avuto questo esito, in altre occasioni le risposte sono state altrettanto vergognose.

Carissimi Ivo, Pierluigi, Francesco e Alberto, continuate a lavorare serenamente, conosciamo le vostre qualità morali, la vostra educazione e la vostra passione per il calcio e non sarà certo questo PENOSO referto del giudice sportivo a farmi cambiare idea su di voi.

Il Consiglio Direttivo della Società è convocato per il giorno 02 Gennaio alle ore 20,00 presso la sede sociale di Via Besta.

Un abbraccio Antonello Saba.